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domenica 23 aprile 2017

LA STORIA DELLA PRIMA IMMAGINE DI GESÙ MISERICORDIOSO

“Dipingi un’immagine secondo il modello che vedi,
con sotto scritto: Gesù confido in Te!” (Diario, 47).

“Io direttamente ti ordinerò molte cose e la possibilità
dell’esecuzione la ritarderò e la farò dipendere dagli altri.
(...) sappi, figlia Mia, che questo sacrificio durerà fino alla morte” (Diario, 923).

LA STORIA DELL’IMMAGINE DI GESÙ MISERICORDIOSO

ZD
La casa in cui fu dipinto il primo ritratto di Gesù Misericordioso. In lontananza,
una chiesa trasformata in prigione dalle autorità sovietiche fino all’anno al 2008.

Don Sopoćko commissionò la realizzazione dell’immagine di Gesù Misericordioso all’inizio dell’anno 1934 all’artista pittore professor E. Kazimirowski. Suor Faustina, che rimase a Vilna (Vilnius) (si veda la casa dell’Assemblea) per tutta la durata della realizzazione del quadro, si recava presso lo studio dell’artista per fornire i dettagli dell’immagine. Don Sopoćko verificava personalmente che il quadro venisse dipinto esattamente secondo le indicazioni di suor Faustina. Ci vollero circa sei mesi per completare la realizzazione del quadro e quando fu pronto per essere appeso, Don Sopoćko, volendo accertarsi su come doveva essere collocata la scritta nell’immagine, pregò suor Faustina di chiederlo al Signore Gesù.
“Una volta il confessore mi chiese come doveva essere collocata la scritta, dato che non c’era posto sull’immagine. Risposi che avrei pregato ed avrei dato una risposta la settimana seguente. Mentre mi allontanavo dal confessionale, passando accanto al SS.mo Sacramento, mi fu fatto capire interiormente come doveva essere quella scritta. Gesù mi ricordò quello che mi aveva detto la prima volta e cioè che queste tre parole dovevano essere messe in evidenza. Le parole sono queste: «Jezu, ufam Tobie». Gesù, confido in Te” (Diario, 327).
L’iscrizione dettata, elemento essenziale dell’immagine, don Sopoćko la fece realizzare su una targa aggiuntiva e la collocò sulla cornice sottostante l’immagine. Poi, come esplicitamente richiesto dal Signore Gesù e trasmesso attraverso suor Faustina, don Sopoćko si adoperò affinché il quadro venisse appeso nella chiesa di San Michele a Vilnius, dove lui stesso era parroco. Come risultato, il 4 aprile 1937 con l’approvazione dell’Arcivescovo di Vilnius, Romuald Jałbrzykowski, il quadro del Salvatore Misericordioso, ottenuta l’opinione positiva degli esperti, fu appeso accanto all’altare maggiore della chiesa di San Michele, dove i fedeli lo hanno adorato con grande venerazione per circa undici anni.
Una seconda commissione di esperti, formata nel giorno 27 maggio 1941 su raccomandazione dell’Arcivescovo, firmata dagli esperti Professore di Storia dell’Arte Dr. M. Morelowski, Professore di Teologia Dogmatica Dr. L. Puchaty ed il sovrintendente Padre Dr. P. Sledziewski constatò che: “Il quadro è eseguito artisticamente e rappresenta un patrimonio prezioso dell’arte religiosa contemporanea”. (cfr. Memorie di Padre Sopoćko).

Il quadro nella chiesa di San Michele (1937-1948).

Nel 1948, dopo la chiusura della chiesa di San Michele operata dalle autorità comunista, il quadro (senza la cornice né la scritta su di essa apposta) fu acquistato in segreto e in modo illegale da un operaio lituano che svendette l’arredamento del tempio.
Due adoratrici della Misericordia Divina (una polacca ed una lituana), consapevoli delle pesanti ritorsioni delle autorità sovietiche, portarono la tela avvolta in un rotolo fuori dalla chiesa e per un certo tempo la tennero nascosta in una soffitta in previsione di eventuali pericoli. In seguito trasferirono il quadro nella chiesa di Santo Spirito, dove vennero riposte anche tutte le suppellettili appartenenti alla chiesa svuotata.
Il parroco della chiesa di Santo Spirito, don Jan Ellert, non era interessato a conservare il quadro, né ad esporlo e lo nascose nell’archivio sul retro della chiesa.
Solo nell’anno 1956 un amico di don Sopoćko, don Józef Grasewicz, il quale era tornato a Vilnius dopo qualche anno di reclusione in un campo di lavoro sovietico, decise di ritrovare l’immagine. Prima si mise in contatto con don Sopoćko, che si preoccupava tanto perché fino ad allora non riusciva a venire a sapere niente sul destino dell’immagine di Gesù Misericordioso. Don Grasewicz ottenne il permesso di tornare al lavoro pastorale a Nowa Ruda. Prima di partire da Vilnius chiese al parroco della chiesa di Santo Spirito di donare il quadro alla sua parrocchia. Il parroco lo fece volentieri. Don Grasewicz portò il quadro a Nowa Ruda e, senza svelare il mistero della sua origine, lo collocò nella chiesa.
Nel frattempo don Sopoćko considerò la possibilità di divulgare l’immagine in Polonia, ma desistette dal continuare i suoi tentativi quando fu chiaro che ciò non sarebbe stato sicuro. Nonostante i molti cambiamenti nell’amministrazione della chiesa di Nowa Ruda, il quadro rimase lì per circa trent’anni.

Il quadro nella chiesa di Nowa Ruda, attualmente in Bielorussia (1956-1986).

Aspetto attuale della chiesa di Nowa Ruda
Nel 1970 le autorità locali comuniste di Nowa Ruda decisero di trasformare la chiesa in un magazzino. Le suppellettili e i paramenti della chiesa vennero trasportati in un’altra parrocchia. Il quadro, appeso in alto, rimase abbandonato nella chiesa per un motivo apparentemente banale (la mancanza di una scala abbastanza lunga).
Don Michele Sopoćko, preoccupato per questo fatto, stando in Polonia, non riuscì a far nulla a tal proposito. Anche don Grasewicz non ebbe la possibilità di soddisfare la richiesta di padre Sopoćko: trasferire, cioè, l’immagine in un altro luogo sicuro. Dovette lasciare la parrocchia, e nessun sacerdote in Bielorussia ebbe il coraggio di custodire il quadro. L’immagine di Gesù Misericordioso per molti anni rimase in una chiesa di legno abbandonata e solo grazie alla protezione della Divina Provvidenza ha superato il pericoloso periodo del comunismo.
L’incertezza circa il destino del quadro ha accompagnato don Sopoćko per tutta la vita. Molte volte ha inviato la richiesta affinché il quadro potesse essere trasferito a Vilnius. La richiesta di esporre il quadro a Vilnius nel Santuario della Porta dell’Aurora, laddove per la prima volta fu esposta alla pubblica venerazione, rimase inadempiuta fino all’anno 1982 (subito dopo la morte di don Sopoćko). Il vicario del Santuario di Porta dell’Aurora di quel tempo, Tadeusz Kondrusiewicz, ritenne questa proposta irrealizzabile e propose di appendere il quadro nella chiesa di Santo Spirito, dove il parroco era Aleksander Kaszkiewicz. Il sacerdote, inizialmente riluttante, infine accettò di appenderlo. In questo modo don Grasewicz prese la decisione di riportare il quadro a Vilnius.
Per non suscitare un indesiderato interesse sulla provenienza del quadro da parte dei comunisti, la notte del novembre 1986, ad insaputa degli abitanti di Nowa Ruda che si riunivano per pregare nella chiesa abbandonata, venne preparata una copia del quadro che ivi era stato appeso. Con l’aiuto delle suore della Congregazione della Madre della Misericordia (Porta dell’Aurora) informate dei fatti, la tela venne rimossa dal telaio, arrotolata e trasportata quella stessa notte a Grodno ed in seguito presso la chiesa di Santo Spirito a Vilnius.
Nella chiesa di Santo Spirito, su consiglio di don Kaszkiewicz di eseguire un restauro del quadro, le parti danneggiate vennero ridipinte con un nuovo strato di vernice. Questo intervento alterò molto l’aspetto del volto del Signore Gesù. Sull’immagine fu dipinta in rosso la scritta “GESU’, CONFIDO IN TE”. Inoltre, per adattare la tela alla nicchia nell’altare, fu ripiegato il bordo inferiore ed aggiunta, superiormente, una porzione di tela tondeggiante.



Queste modifiche non erano fedeli alla composizione artistica del quadro realizzata dal prof. Kazimirowski con l’ausilio di suor Faustina e don Sopoćko. Si trattava di un brutale intervento che diminuì gravemente il valore originale dell’opera.


Il primo quadro con l’immagine di Gesù Misericordioso, collocato nell’altare laterale della chiesa di Santo Spirito a Vilnius, non suscitò particolare interesse, né tra i pellegrini, né tra le autorità ecclesiastiche. La mancanza di adeguate condizioni per l’esposizione della tela contribuì ulteriormente a danneggiarne il materiale. Solo a partire dal luglio 2001, grazie alla benevolenza di padre Mirosław Grabowski, parroco della chiesa di Santo Spirito, la Congregazione delle Suore di Gesù Misericordioso poté creare una nuova sede a Vilnius, e prendersi cura di questo unico, inestimabile quadro con l’immagine di Gesù Misericordioso, che veniva creato nell’atmosfera del miracolo Divino, con la preghiera e le sofferenze di santa suor Faustina; con la sua presenza ed il suo ausilio.
Grazie agli sforzi dei laici veneratori della Divina Misericordia a Lodz, in Polonia, ed alla generosità delle Suore di Gesù Misericordioso, nell’aprile 2003 venne effettuato un accurato restauro del quadro, svolto nella cappella della casa delle Suore a Vilnius. Sono state rimosse dalla tela tutte le aggiunte di vernice e delle macchie formatesi per causa dell’umidità, le quali erano state già in precedenza trattate con delle sostanze chimiche. In seguito al restauro sono stati restituiti la forma del quadro e l’aspetto dell’immagine di Gesù Misericordioso originali.


Non è stato possibile però riparare alcuni danni alla tela, su cui è dipinta l’immagine, senza incollarla. Ci sono delle tracce dei molteplici distacchi della tela dal telaio (i buchi dei chiodi che fissavano la tela) ed anche una piega a circa quattro centimetri dal bordo inferiore (nel 1987 la tela è stata adattata all’interno dell’altare della chiesa di Santo Spirito). Questi deterioramenti vi sono rimasti, sebbene non visibili all’osservazione del quadro, e restano delle uniche e irripetibili caratteristiche di questo quadro.

Piega del bordo inferiore del quadro. (Visibili i fori dei chiodi rimasti dopo i ripetuti
cambiamenti di telaio). Attualmente la tela è attaccata al telaio con i fermagli.



Il quadro nella chiesa dello Spirito Santo a Vilnius (1987-2005) prima e dopo il restauro

Dopo il restauro approfondito, l’immagine è tornata nella chiesa dello Spirito Santo – chiesa parrocchiale per gli abitanti polacchi di Vilnius. La Santa Messa e tutte le funzioni in questa chiesa vengono celebrate esclusivamente in lingua polacca.


Questo tempio era diventato un luogo di contemplazione e di preghiera per tutti i fedeli devoti alla Divina Misericordia, indipendentemente dalla nazionalità d’origine. Metropolita di Vilnius, il cardinale Audrys Juozas Bačkis, decise di trasferire il quadro di Gesù Misericordioso dalla chiesa di Santo Spirito alla chiesetta adiacente della Santa Trinità, riconsacrata come Santuario della Divina Misericordia.
Le circostanze che accompagnavano questo evento provocarono delle controversie e discussioni nei mass media e, con questo, causarono involontariamente una grande promozione positiva, ricordando dell’esistenza del quadro con la prima immagine di Gesù Misericordioso a Vilnius nonché la sua storia risultante dal messaggio della Divina Misericordia trasmesso tramite santa suor Faustina.


Dal settembre 2005, il primo quadro di Gesù Misericordioso è venerato nel Santuario della Divina Misericordia a Vilnius, dove nella preghiera e adorazione quotidiana della Sacra Immagine del Salvatore, le suore e numerosi pellegrini affidano le sorti del mondo alla Divina Misericordia.
Il Metropolita affidò il servizio della preghiera in questo Santuario alla Congregazione delle Suore di Gesù Misericordioso.

La preghiera di ringraziamento alla fine della solennità di voti perpetui delle Suore di Gesù Misericordioso – 2011


Adorazia nel Santuario della Misericordia Divina a Vilnius, via Dominikonu 12

La congregazione delle Suore di Gesù Misericordioso, fondata dal beato Don Michele Sopoćko, come risposta alla richiesta del Signore Gesù, è una comunità internazionale, di carattere contemplativo ed attivo, che diffonde il culto di Gesù Misericordioso. Da alcuni decenni le Suore realizzano fedelmente il loro carisma, trasmesso dal fondatore, predicando al mondo il Messaggio della Divina Misericordia. Con la preghiera e con il servizio al prossimo fatto con dedizione, impetrano incessantemente la Misericordia Divina per il mondo, in particolare la grazia di Misericordia per i moribondi nonché la grazia di benedizione Divina per i sacerdoti e per le persone consacrate.
“Desidero che ci sia una tale Congregazione” (Diario 437).
“Impetreranno incessantemente per sé e per tutto il mondo la Misericordia di Dio ed ogni atto di Misericordia emanerà dall’amore di Dio, di cui saranno ripiene. Si impegneranno per assimilare questo grande attributo di Dio e vivranno di esso e si daranno da fare perché gli altri lo conoscano ed abbiano fiducia nella bontà di Dio” (Diario, 664).


Per la sede e il servizio delle Suore di Gesù Misericordioso, il metropolita di Vilnius destinò due edifici presso via Rassu 4, appartenenti al precedente convento di Suore dell’Ordine della Visitazione di Santa Maria. Il convento e gli edifici adiacenti nel periodo del regime sovietico furono trasformati in prigione chiusa solo nel 2008. Uno degli edifici è stato adattato a casa delle Suore, mentre l’altro a centro residenziale per i malati di cancro – denominato l’hospice del beato don Michele Sopocko. Il restauro degli edifici devastati e il loro adeguamento ai bisogni del funzionamento del convento e della casa residenziale sono stati possibili grazie alla generosità di benefattori di diversi paesi.
Le Suore di Gesù Misericordioso a Vilnius, tranne il servizio di preghiera nel Santuario della Divina Misericordia, già dal 2008 svolgono l’attività dell’hospice: soccorrono i malati nelle loro case.


La Casa residenziale (l’hospice)

Il 6 giugno 2012 ha avuto luogo una solenne benedizione del primo hospice residenziale in Lituania. La solennità è stata preceduta dalla Santa Messa concelebrata dal metropolita di Vilnius, cardinale Audrys Juozas Bačkis e dal nunzio apostolico, arcivescovo Luigi Bonazzi, come anche dal vescovo Arunas Poniškaitis e dalle decine di sacerdoti.




La solennità della benedizione dell’hospice del beato don Michele Sopoćko

Il metropolita di Vilnius nel preambolo da lui pronunciato ha richiamato l’attenzione su questo luogo particolare che è il luogo di nascita, la culla del culto della Misericordia Divina. Il metropolita ha parlato con parole affettuose e benevoli del beato don Michele Sopoćko, di santa suor Faustina, delle Suore di Gesù Misericordioso e di tutti i benefattori che avevano contribuito alla commemorazione del luogo in cui nel periodo fra le due guerre abitò don Sopoćko, il direttore spirituale di suor Faustina, come anche il pittore E. Kazimirowski, che dipinse il quadro con l’immagine di Gesù Misericordioso conformemente alle indicazioni di suor Faustina. Nell’appartamento dove nel 1934 in sei mesi venne eseguito il quadro, oggi si trova la cappella del convento delle Suore di Gesù Misericordioso visitata da numerosi pellegrini.

La cappella di santa suor Faustina nella casa delle Suore a Vilnius


In occasione di questa solennità il papa Benedetto XVI ha inviato al metropolita di Vilnius una lettera-benedizione.
“... La certezza della futura immortalità e la speranza della risurrezione gettano una nuova luce sul mistero della sofferenza e del morire, e suscitano nel credente una straordinaria forza per affidarsi solamente a Dio. Sua Santità, implorando l’abbondanza dei doni dello Spirito Santo sulle Suore di Gesù Misericordioso, sul Personale della nascente Struttura come anche sui volontari, affinché l’opera su modello di Cristo Buon Pastore porti frutti, per l’intercessione della Vergine Maria volentieri impartisce la Benedizione Apostolica alla Sua Eminenza, alle Suore e, in particolare, a tutti i pazienti e alle loro famiglie, includendo tutti i partecipanti alla Cerimonia”.


Quando nel 1947 don Sopoćko dovette partire da Vilnius per sempre, forse non supponeva che un giorno in questo luogo la Misericordia sarebbe stata pienamente realizzata tramite l’opera, la parola e la preghiera.


DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA DELLA CONSERVAZIONE DEL QUADRO

Il quadro prima del restauro
Dopo la rimozione delle ritinteggiature
Rimozione della riverniciatura
3
Il quadro dopo il restauro

Il quadro prima del restauro
Rimozione della riverniciatura

1
Rimozione della ritinteggiatura
2
Il quadro dopo il restauro
Le foto provengono dai documenti d’archivio del restauro del 2003

Il restauro del quadro è stato eseguito dalla signora Edyta Hankowska-Czerwińska di Włocławek, restauratrice di opere d’arte, laureata alla Facoltà di Belle Arti dell’Università Niccolò Copernico di Torun.
E-mail: edycja@autograf.pl


“Attraverso questa immagine concederò molte grazie,
perciò ogni anima deve poter accedere ad essa” (Diario, 570)
Per iniziativa della Fondazione degli Apostoli di Gesù Misericordioso presso la chiesa dei Padri Gesuiti a Łódź (Polonia; il benefattore e l’organizzatore del restauro del quadro effettuato nel 2003 (si veda copia del contratto)), a marzo 2004 nella chiesa di Santo Spirito a Vilnius ebbe luogo una sessione fotografica professionale del quadro. Da quel momento, le copie dell’originale quadro con l’immagine di Gesù Misericordioso (dalle fotografie di 20 cm realizzate con una macchina fotografica specialistica) sono distribuite e messe a disposizione dalla Fondazione per la pubblica evangelizzazione.


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