Translate

lunedì 29 febbraio 2016

Il 16 marzo ricorrerà 82° anniversario della conclusione dei lavori della grande Croce

Anniversario della costruzione della croce sul Križevac

data: 28.02.2016.
Mercoledì 16 marzo prossimo ricorrerà l’ottantaduesimo anniversario della conclusione dei lavori di costruzione della croce sul Križevac e della celebrazione della prima Santa Messa ai suoi piedi. L’idea di costruire la croce venne dal Vaticano: Papa Pio XI, infatti, espresse il desiderio che, in occasione del millenovecentesimo anniversario della morte di Cristo, venissero edificate delle croci sulle alture di tutto il mondo. Una delle persone che accolse quel suggerimento fu fra Bernardin Smoljan, l’allora parroco di Medjugorje. Egli comunicò l’idea ai suoi parrocchiani nel gennaio del 1934, ed essa fu accolta da tutta la parrocchia con molto entusiasmo. Così gli allora parrocchiani di Medjugorje portarono, sul monte allora chiamato “Šipovac”, letteralmente sulle loro spalle dei pesi gravosi, e la costruzione della grande croce in cemento venne completata in soli trenta giorni. Il 16 marzo del 1934 il parroco la benedisse e celebrò la prima Santa Messa sul monte Križevac. Nell’arco degli ultimi tre decenni, esso è divenuto una tappa irrinunciabile per molti pellegrini che si recano a Medjugorje. Ogni venerdì pomeriggio parrocchiani e pellegrini salgono il Križevac compiendo il pio esercizio della Via Crucis. Due anni fa, in occasione dell’ottantesimo anniversario della costruzione della croce, è stata anche organizzata una solenne Giornata Accademica, nel corso della quale è stato tra l’altro proiettato un documentario riguardante proprio la costruzione della croce sul Križevac. Sono molti i pellegrini che sono saliti su quel monte per incontrare spiritualmente Gesù nella sua Passione e scoprire così il suo amore.ù
Fonte:http://www.medjugorje.hr/it/attualita/anniversario-della-costruzione-della-croce-sul-krizevac,7737.html

domenica 28 febbraio 2016

Noi sacerdoti, a Medjugorje, veniamo rafforzati nella fede.

Un sacerdote polacco: “Medjugorje è un luogo benedetto”

data: 27.02.2016.
Sono diverse le persone che stanno approfittando di questo periodo invernale più tranquillo per venire in pellegrinaggio a Medjugorje. Nei giorni scorsi, infatti, presso l’Ufficio informazioni, si sono registrati piccoli gruppi di pellegrini provenienti dalla Francia, dall’Inghilterra, dall’Ungheria, dalla Corea, dall’Italia, dalla Spagna, dagli USA e dalla Polonia. Fra Krystian Strycharski, che è venuto in pellegrinaggio con un gruppo di pellegrini polacchi, è stato ospite di un programma di Radio “Mir” Medjugorje. Egli è sacerdote da quattro anni e svolge il suo ministero presso la parrocchia della Divina Provvidenza di Wilanow. La sua prima venuta a Medjugorje risale a diciassette anni fa: “Era capodanno. Abbiamo pregato e cantato e, da allora, ogni anno sono qui. La cosa più importante è che lo Spirito Santo sia con noi. Questo è un luogo di pace e, quando mi trovo qui, sento la presenza e la protezione della Beata Vergine Maria. Approfondisco il mio rapporto con Gesù. Vado sul Križevac a pregare la Via Crucis ed ogni stazione mi tocca profondamente nell’anima. Medjugorje è un luogo benedetto, in cui i cuori si aprono e le persone ricevono vocazioni. Vedendo così tanti pellegrini, che sono un dono da parte di Dio, noi sacerdoti veniamo rafforzati nella fede. Qui, in modo speciale attraverso le Confessioni, percepiamo davvero la misericordia di Dio all’opera. I pellegrini che sono venuti con me definiscono Medjugorje come una terra santa europea. Essi testimoniano che è proprio qui che le loro vite sono cambiate. Ordinariamente col mio gruppo prego un Rosario ma, durante il pellegrinaggio preghiamo ogni giorno tre Rosari. Cerchiamo di arrivare a Gesù per mezzo della Beata Vergine Maria. Vorrei invitare tutti a venire in questo luogo santo, affinché ciascuno possa conoscere veramente Gesù, ed egli poi cambierà la sua vita. Abbiamo bisogno di una pienezza di grazia come quella che ha avuto Maria, per poter essere persone in grado di portare doni agli altri. Perciò dico a tutti di venire, prendere in mano il Rosario e la Bibbia, e che qui avranno del tempo per loro stessi. Qui scopriranno la loro missione, perché questo è davvero un luogo santo”.
Fonte:http://www.medjugorje.hr/it/attualita/un-sacerdote-polacco-%E2%80%9Cmedjugorje-%C3%A8-un-luogo-benedetto%E2%80%9D,7733.html

sabato 27 febbraio 2016

I giovani della parrocchia di Medjugorje si riuniscono da 3 anni in preghiera sul Podbrdo

data: 26.02.2016.

Durante la Quaresima i giovani della Parrocchia di Medjugorje pregano comunitariamente il Rosario sulla Collina delle apparizioni ogni sera, a partire dalle ore 20:30, eccettuare le sere del venerdì e della Domenica. Radoslav Šego, uno degli iniziatori di questa proposta di preghiera, nel corso di una trasmissione di Radio “Mir” Medjugorje, ha detto che l’inizio di queste visite serali di preghiera al Podbrdo risale a tre anni fa: “Avevamo deciso di riunirci a pregare il Rosario sul Podbrdo per una famiglia in cui un figlio aveva avuto un incidente. Era Quaresima. Da allora abbiamo continuato ad andare sul Podbrdo fino ad oggi. In Avvento e in Quaresima andiamo ogni sera, tranne il venerdì e la Domenica. Nel resto dell’anno, invece, ci rechiamo lassù una volta alla settimana. Poiché la Madonna ci invita a farlo, preghiamo per la pace. Preghiamo anche per i sacerdoti, per le suore e per Medjugorje. Naturalmente poi ciascuno di noi ha anche delle sue intenzioni personali. Penso che noi parrocchiani abbiamo il compito di pregare per tutti i pellegrini che vengono a Medjugorje. Per quanto possiamo, ci impegniamo ad ascoltare la Madonna e i suoi messaggi. Spero che questa iniziativa rappresenti l’inizio di qualcosa di ancora migliore”. Radoslav ha poi invitato tutti coloro che possono farlo a partecipare alla preghiera comunitaria serale che, in questo Tempo di Quaresima, si sta tenendo sul Podbrdo.  
Fonte:http://www.medjugorje.hr/it/attualita/i-giovani-della-parrocchia-di-medjugorje-si-riuniscono-in-preghiera,7731.html

venerdì 26 febbraio 2016

“Ho deciso di venire a Medjugorje ogni anno”- Testimonianza di Don Ciril Čuš


data: 24.02.2016.
Il predicatore del Ritiro Spirituale della parrocchia di Medjugorje di quest’anno, svoltosi dal 19 al 21 febbraio, è stato Don Ciril Čuš, parroco delle parrocchie slovene di Žetale e Stoperce. Nel corso di quelle giornate egli ha anche parlato della sua esperienza di Medjugorje, luogo in cui è venuto più di quaranta volte, la prima delle quali in compagnia di un amico, nel 1996: «Una notte, mentre tutti dormivano, sono andato sul Križevac, per chiedere a Gesù di aiutarmi. Allora ho percepito una pace particolare e profonda, che veniva da dentro di me. L’ho portata nel mio cuore per lungo tempo ed essa mi ha accompagnato in tutte le mie difficoltà. Allora ho deciso di venire a Medjugorje ogni anno. Amo tornare qui, perché la Madre mi chiama. Per me stare a Medjugorje è molto bello, perché mi sento come a casa, mi sento come se venissi nella casa di Maria. Anche questa volta, appena arrivato, sono andato subito sul Križevac per riflettere un po’ e sentire ciò che il Signore voleva da me”. Nella sua Diocesi, Don Ciril è incaricato alla diffusione della devozione al Sacratissimo Cuore di Gesù ed al Cuore Immacolato di Maria e ritiene che questa sia una grande grazia, riconosciuta anche dal suo Vescovo: «Avevo cominciato a pregare la novena al Cuore Immacolato di Maria ed al Sacratissimo Cuore di Gesù nel 1999. All’insaputa di tutti ho poi continuato a pregarla ogni giorno. Il motto scritto sulle immaginette ricordo della mia Ordinazione è proprio: “Tutto tuo, o Gesù! Tutto tuo, o Maria, fino in fondo!”. Dieci anni dopo, un giorno il Vescovo mi ha convocato per chiedermi se volevo diventare il responsabile della diffusione della devozione al Sacratissimo Cuore di Gesù e al Cuore Immacolato di Maria. Mi sono reso conto che era il Signore a volerlo ed ho accettato. Raccomandatevi ogni giorno al Cuore di Gesù ed al Cuore di Maria! Dio ci ama così tanto ed attende con impazienza che andiamo a lui e che gli apriamo i nostri cuori, per diventare strumenti nelle sue mani. Dio ci accetta così come siamo». 
Fonte:http://www.medjugorje.hr/it/attualita/don-ciril-cus-%E2%80%9Cho-deciso-di-venire-a-medjugorje-ogni-anno%E2%80%9D,7727.html

giovedì 25 febbraio 2016

Messaggio del 25.02.2016 dato a Marija



"Cari figli! In questo tempo di grazia vi invito tutti alla conversione.

 Figlioli, amate poco, pregate ancora meno. 
 Siete persi e non sapete qual' è il vostro scopo. Prendete la croce, guardate Gesù e seguitelo. 
Lui si dona a voi fino alla morte in croce perché vi ama.
 Figlioli, vi invito a ritornare alla preghiera del cuore perché nella preghiera possiate trovare la speranza ed il senso della vostra esistenza. 
Io sono con voi e prego per voi.
 Grazie per aver risposto alla mia chiamata.”

MESSAGE OF OUR LADY OF MEDJUGORJE THROUGH THE VISIONARY MARIJA PAVLOVIC-LUNETTI
25th February 2016
“Dear children!
In this time of grace, I am calling all of you to conversion.
Little children, you love little and pray even less.
You are lost and do not know what your goal is.
Take the cross, look at Jesus and follow Him.
He gives Himself to you to the death on the cross, because He loves you.
Little children, I am calling you: return to prayer with the heart so as to find hope and the meaning of your existence, in prayer.
I am with you and am praying for you.
Thank you for having responded to my call.”


Poruka, 25. veljača 2016
„Draga djeco! U ovom milosnom vremenu sve vas pozivam na obraćenje. Dječice, ljubite malo, molite još manje. Izgubljeni ste i ne znate što vam je cilj. Uzmite križ, gledajte Isusa i slijedite ga. On vam se daje do smrti na križu, jer vas ljubi. Dječice, pozivam vas, vratite se molitvi srcem da biste u molitvi našli nadu i smisao vašeg življenja. Ja sam s vama i molim za vas. Hvala vam što ste se odazvali mome pozivu.“

Si svolgerà a Medjugorje dal 29/2 al 4/3, il 23° INCONTRO INTERNAZIONALE....

23° INCONTRO INTERNAZIONALE DEGLI ORGANIZZATORI DI PELLEGRINAGGI, GUIDE DEI CENTRI DELLA PACE E DEI GRUPPI DI PREGHIERA, PELLEGRINAGGI E CARITÀ DI MEĐUGORJE

data: 24.02.2016.
Il 23° incontro internazionale di organizzatori di pellegrinaggi, guide dei centri della pace, gruppi di preghiera e carità legati a Međugorje si svolgerà a Medjugorje dal 29 febbraio  al 4 marzo 2016
 
 
Il tema dell’incontro sarà:
"Siate misericordiosi, come è misericordioso il Padre vostro."  (Lc 6, 36)
 
Alla scuola della Madonna
 
PROGRAMMA
 
Lunedì, 29.02.2016
15.00 Registrazione dei partecipanti
17.00 Programma di preghiera serale in chiesa
 
 Martedì, 1.03.2016
9.00 Adorazione del Santissimo Sacramento dell’Altare
9.30 Conferenza, dibattito
 Pausa
11.00 Incontro e discussione con il docente
15.00 Lavoro per gruppi linguistici
17.00 Programma di preghiera serale in chiesa
21.00 Adorazione del Santissimo Sacramento dell’Altare
 
Mercoledì, 2.03.2016
 
9.00 Adorazione del Santissimo Sacramento dell’Altare
9.30 Conferenza, dibattito
 Pausa
11.00 Incontro e discussione con il
14.00 Preghiera sul Križevac
17.00 Programma di preghiera serale in chiesa
19.00 Novità: Meditazione e cena con i parrocchiani (pane e thè)
 
Giovedì , 3.03.2016
9.00 Adorazione del Santissimo Sacramento dell’Altare
9.30 Conferenza, dibattito
 Pausa
11.00 Incontro dei partecipanti con il parroco
12.30 Pranzo comune
15.00 Preghiera sulla Collina delle Apparizioni
17.00 Programma di preghiera serale in chiesa
 
Venerdì, 4 .03.2016
 
9.00 Adorazione del Santissimo Sacramento dell’Altare
9.30 Esperienze dei partecipanti, Santa Messa conclusiva
 Il docente del seminario è p. Marinko Šakota, parroco della parrocchia di Medjugorje.
 
 
 
 Padre Marinko Šakota – nato a Čitluk nel 1968, frequenta le scuole dell’obbligo e la prima classe delle superiori a Čitluk. Scelta la vocazione francescana, si reca al Seminario francescano di Visoko dove porta a termine il secondo anno. Gli ultimi due anni del liceo li finisce presso il Liceo dei gesuiti di Dubrovnik (Ragusa), dove consegue la maturità classica. Veste l’abito francescano il 15 luglio 1987 a Humac, dove trascorre l’anno di Noviziato. Intraprende gli studi di filosofia e teologia a Sarajevo presso l'Istituto Teologico Francescano di Sarajevo (1989 – 1990). Poi è a Fulda, in Germania (1995), dove consegue la laurea.
Prende i voti perpetui a Široki Brijeg nel 1993. È ordinato diacono a Zagabria nel 1996 e sacerdote a Frohnleiten sempre nel 1996. Presta il suo primo servizio nel convento francescano di Innsbruck, dove trascorre un anno come coadiutore. Poi è a Frohnleiten come assistente spirituale e ad Augsburg (Augusta) come cappellano. Trascorre tre anni a Mostar come cappellano e sette anni a Gradnići come parroco. Dal settembre del 2010 presta servizio a Međugorje come cappellano. È parroco della parrocchia di Međugorje dal 2013.
 
Fonte: http://www.medjugorje.hr/it/attualita/23.--incontro-internazionale-degli-organizzatori-di-pellegrinaggi-guide-dei-centri-della-pace-e-dei-gruppi-di-preghiera-pellegrinaggi-e-carit%C3%A0-di-medugorje,7722.html

Il Presidente entusiasta del messaggio di Medjugorje

MARIJA: parole di PACE per REAGAN

 

E'  stato a Medjugorje per due settimane l'ambasciatore del presidente Ronald Reagan dell’Europa centrale Alfred H. Kingon. E’ venuto a pregare per il suo figlio ammalato e per le grazie ricevute. Lui segue con scrupolo tutti i messaggi di Medjugorje, digiuna regolarmente e prega molto. Durante la sua permanenza a Medjugorje, ha parlato con la veggente Marija. Poco prima di tornare in America, in un momento di grazia spirituale, è nata l’idea che potrebbe lui portare al presidente Reagan il messaggio di pace. Sinceramente entusiasta, l'ambasciatore Kingon ha detto che inoltrerà questo messaggio al presidente non appena arriverà alla Casa Bianca. La veggente Marija Pavlovic ha scritto il seguente messaggio per il presidente:

“Caro Presidente Reagan! La Madre di Dio appare ogni giorno in questo piccolo paese di Medjugorje nella Jugoslavia. Lei ci viene con il messaggio della pace. Noi sappiamo che lei si adopera per la pace nel mondo e noi la ricordiamo ogni giorno nelle nostre preghiere. Desideriamo che lei sappia che può contare sulle nostre preghiere e i nostri sacrifici. In questa maniera desideriamo aiutare il suo grande compito. La nostra Santa Madre ha detto che con le preghiere e con i digiuni possono essere evitate anche le guerre. Che la aiuti questo messaggio e che l’apparizione quotidiana della Vergine sia segno anche per lei che Dio ama il suo popolo. Uniti nella preghiera, in cuore di Gesù e Maria, noi vi mostriamo il nostro amare e vi salutiamo con il segno della Regina della Pace”. Questo messaggio ha firmato la veggente Marija Pavlovic e l’amica Kathleen Parisod che lo ha tradotto in inglese).

Questo messaggio è stato inoltrato a Reagan poco prima del suo incontro con il leader sovietico Gorbaciov durante il quale è stato firmato l’accordo sulla distruzione dei missili a corto e medio raggio.

L’8.12.87 è stata annunciata la telefonata per la Marija Pavlovic dalla Casa Bianca per le ore 19,00. Cosi è stato. Ha condotto il colloquio l’interprete di Marija, Kathleen Parisod; dalla Casa Bianca parlava l'ambasciatore Kingon. Aveva detto subito che era previsto che Reagan parlasse con Marija, ma non gli era possibile perché ancora durava il colloquio con Gorbaciov. Dopodiche ha detto che, lui in persona, ha inoltrato il messaggio a Reagan e che questi era entusiasta del messaggio. Ha detto inoltre che il presidente, dopo aver letto il messaggio, ha esclamato: “ora mi sto recando con un nuovo spirito all’incontro con Gorbaciov”. La stessa sera verso le 21,30 veniva annunciato per tre volte la telefonata dalla Casa Bianca. Purtroppo tutte e tre le volte la comunicazione veniva interrotta non appena veniva stabilita.
Il 14 dicembre l'ambasciatore Alfred Kingon ha scritto una lettera alla veggente Marija Pavlovic dove consiglia di scrivere un messaggio di pace a Gorbaciov e le assicura che questo messaggio potrebbe con sicurezza inoltrarlo a Mosca, per mezzo di Jack Matlock, direttamente al segretario di Gorbaciov. Nella stessa lettera Kingon scrive: “Sarebbe veramente molto bello se due grandi leaders mondiali e i due paesi più potenti del mondo potessero essere messi al corrente delle vostre preghiere e del nessaggio della Madonna’.
Più tardi, per Natale, la veggente Marija Pavlovic ha ricevuto la foto di Ronald Reagan e sotto la foto alcune parole scritte da lui: “A Marija Pavlovic con i più calorosi ringraziamenti e il mio augrio di ogni bene. Dio la benedica”. Ronald Reagan
(De “Sveta Bastina” -Febbr. 1988- Trad. di Mirjana Vasilj Zucccarini)

Fonte:http://medjugorje.altervista.org/doc/marija/19-reagan.php 

mercoledì 24 febbraio 2016

VI HO CHIAMATO PERSONALMENTE, UNO PER UNO... - di Marco Ripamonti

Dopo 38 pellegrinaggi, ringrazio di vero cuore la GOSPA, che ci ha chiamato alla SUA scuola d'amore e di pace, ed ognuno dei moltissimi pellegrini che e' stato con NOI, in tutti questi pellegrinaggi, uno per uno, con immenso amore. 
Ringraziando la GOSPA, dal profondo del mio cuore per l'infinita gioia dei miei 38 pellegrinaggi, per tutti i fratelli e sorelle che mi ha fatto incontrare e conoscere, compresi i veggenti, sacerdoti, suore, in poche parole, solo GRAZIE GOSPA. Sono stati anni d'amore, di gioia, di condivisione, di fervente preghiera, di tanti incontri, non solo a Medjugorje, ma anche in moltissimi Palasport, in tutta Italia, per i vari incontri. Ricordo Mamma Mary, ascesa al CIELO nell'Aprile 2005.
Lei con me, organizzava i pellegrinaggi con immenso amore, dopo aver vissuto la mia totale conversione al SIGNORE e alla GOSPA. Lei, grandissima innamorata di Maria e Gesu'. Ricordo i moltissimi incontri con la veggente VICKA, loro si raccontavano di tutto, con infinito amore. Un caro e amorevole saluto alle nostre Lucia Lavecchia, Lella, Carmen, Anna, Augusta, che ci hanno solo preceduto in CIELO. Come non ringraziarle dal profondo del mio cuore, per tutto L'AMORE E LA GIOIA CHE CI HANNO DONATO, nei molti pellegrinaggi vissuti assieme a tutto il gruppo. Riecheggia sempre nel mio CUORE e nella mia MENTE, il messaggio di MARIA, la quale amorevolmente ci ha detto e ci ripete sempre.......NON SOLO UN LUOGO DI PREGHIERA FIGLI MIEI, MA UN INCONTRO DI CUORI CON ME E CON MIO FIGLIO GESU'. IO VI HO CHIAMATO PERSONALMENTE, UNO PER UNO, PER OFFRIRVI COME UN MERAVIGLIOSO BOUQUET DI FIORI A MIO FIGLIO GESU'. SENZA OGNUNO DI VOI, MIO FIGLIO NON PUO' REALIZZARE IL SUO PIANO DI PACE E D'AMORE PER IL MONDO INTERO. QUESTO E' IL MOTIVO PER CUI IO SONO CON VOI, VI AMO IMMENSAMENTE, VOI NON SAPETE COME E' IMPORTANTE E PREZIOSA LA VOSTRA SINGOLA PERSONA AGLI OCCHI DI DIO. VI PREGO, NON ESISTATE, NON PERDETE TEMPO, DONATE TUTTE LE VOSTRE VITE AL SIGNORE. SENZA MIO FIGLIO, NON C'E' PACE, NE GIOIA, NE FUTURO, NE VITA ETERNA. In tutti questi anni assieme, nei molti pellegrinaggi, abbiamo fervorosamente pregato, abbiamo condiviso il tutto, GIOIE E DOLORI, ci siamo AFFIDATI TOTALMENTE A LEI E A SUO FIGLIO, CON INFINITO AMORE, VIVENDO I PELLEGRINAGGI E I SUOI MESSAGGI. Un grande GRAZIE ancora alla veggente VICKA E A TUTTA LA SUA FAMIGLIA PER L'AMORE E IL CALORE RICEVUTO, A PADRE LJUBO, PADRE PETAR, SUOR EMMANUEL, SUOR JOSIPA E SUOR KORNELIA, PADRE FELICE, ALBERTO BONIFACIO, MARIJA PAVLOVIC', ANNALISA BAROZZI E IL MARITO JAKOV COLO. Ricordando i bellissimi momenti vissuti insieme a Medjugorje, voglio salutare uno per uno, i miei intimi fratelli e sorelle dei vari pellegrinaggi, ringraziandoli per tutto l'amore dato e ricevuto. Marco, Mario, Daniela Sangalli, Elena Artioli, Walter Perego, Canzio Perego, Sabry Rovelli, Federica luigi e Teresa Teodori, Vitali Alberto, Mariani Giorgio,Mattia Rovelli, Roberta e Salvatore, Katia Romani e Gabriele, Rubino Salvatore, Pierluigi Goro, Suriano Costantino, Riva Diego, Giorgio e Marco Piras, Marco e Donatella Agostoni,Bruno Marcello, Sabry Campagnolo, Maggioni Moreno, Corti Rosario, Claudio e Luisa Ceccon, Vanini Urbano, Ravasi Piero e Teresa, Ripamonti Angelo e Rosanna, Clapis Gabriele, Renzo Rovelli ecc.ecc......Ringraziamo tutti la REGINA DELLA PACE, DAL PROFONDO DEI NOSTRI CUORI, PER AVERCI CHIAMATO ALLA SUA SCUOLA, DI AMORE E DI PACE. Continuiamo il nostro cammino di FEDE, CON TUTTO IL NOSTRO AMORE, AIUTANDO NOSTRA MADRE A TRIONFARE, IN QUESTI ANNI DOVE SATANA CERCA DI DISTRUGGERE IL MONDO E DI PORTARE UN'INFINITA' DI ANIME ALLA ROVINA. Ma non ci riuscira', la GOSPA, sta prerando con NOI, suoi APOSTOLI, E CON I SUOI SACERDOTI, UN NUOVO TEMPO DI PACE, DI PROSPERITA' E D'AMORE. Infine, cari fratelli e sorelle, NON ESITIAMO E NON PERDIAMO IL NOSTRO TEMPO NELLE VANE COSE DI QUESTO MONDO MALATO E SENZA DIO, MA AIUTIAMO CON UN NOSTRO BELLISSIMO E DECISISSIMO "SI" NOSTRA MADRE A VINCERE IL MALE E A PORTARE PER IL MONDO QUESTA ATTESISSIMA PACE. Buon cammino di fede, sempre vostro Marco Ripamonti.

lunedì 22 febbraio 2016

Proseguono gli incontri quaresimali per i parrocchiani


data: 22.02.2016.
Presso il Salone “San Giovanni Paolo II” (detto anche “Salone giallo”) proseguono, dopo la Santa Messa serale di ogni mercoledì, a partire dalle ore 19:00, gli incontri quaresimali per i parrocchiani di Medjugorje. Mercoledì 24 febbraio toccherà alla frazione di Šurmanci occuparsi dell’organizzazione dell’incontro. Annunciando quest’iniziativa, il parroco di Medjugorje fra Marinko Šakota ha affermato: «Desideriamo tenere degli incontri in Quaresima. Naturalmente sono invitati a parteciparvi tutti i parrocchiani, ma anche tutte le persone del circondario: chiunque si reca qui appartiene a questa parrocchia. La Madonna, infatti, ci chiama tutti “Cari figli”. Quindi, in questo senso, noi tutti facciamo parte di questa parrocchia. Desideriamo incontrarci in Quaresima e, per mezzo del digiuno, percorrere insieme questo tempo liturgico, che ci conduce nel deserto. Ricordiamo l’invito della Madonna a digiunare il mercoledì e il venerdì. Noi vogliamo tornare alle sorgenti e rinnovare noi stessi: farlo insieme ci risulterà molto più facile. Prima di ogni incontro, come ogni giorno, presso la chiesa parrocchiale, ci sarà la preghiera del Rosario alle ore 17:00, seguita dalla Santa Messa delle ore 18:00».

Fonte: http://www.medjugorje.hr/it/attualita/proseguono-gli-incontri-quaresimali-per-i-parrocchiani,7713.html

giovedì 18 febbraio 2016

Ci saranno numerosi seminari a Medjugorje anche nel 2016. Il primo sarà ....


data: 17.02.2016.
Oltre ai consueti Seminari di digiuno e preghiera, a Medjugorje, durante l’anno si svolgono anche diversi Seminari Internazionali: alcuni di essi vantano ormai una tradizione pluriennale, mentre altri si sono cominciati a tenere solo da qualche anno. Ve ne sono di rivolti ai sacerdoti, ai laici, alle guide dei Centri della pace, alle coppie di coniugi, ai medici ed al personale paramedico. Il primo Seminario del 2016 — il Ventitreesimo Incontro Internazionale per organizzatori di pellegrinaggi, guide di Centri della pace e di gruppi caritativi e di preghiera legati a Medjugorje — si terrà dal 29 febbraio al 4 marzo. Il tema dell’Incontro sarà: “Siate misericordiosi come è misericordioso il Padre vostro” (Lc 6,36). Le relazioni del Seminario saranno tenute da fra Marinko Šakota, parroco della parrocchia di Medjugorje. 



Fonte:http://www.medjugorje.hr/it/attualita/numerosi-seminari-a-medjugorje-anche-nel-2016,7706.html

mercoledì 17 febbraio 2016

Si terrà a Međugorje dal 16 al 19 giugno il Seminario per la vita

Seminario internazionale per la vita (pro life)
si terrà a Međugorje dal 16 al 19 giugno 2016


Il tema dell’incontro sarà:
“Il bambino del grembo” (Lc 1, 41)

 “Siate misericordiosi, com’è misericordioso il Padre vostro.” (Lc 6, 36)

Con la Madre della vita: seminario dedicato ai difensori della vita, preghiera per chi ha perso un figlio, per chi è ferito dall’aborto volontario o spontaneo, per le coppie sposate che desiderano un figlio, per gli attivisti pro-life, per le vittime della violenza domestica, per le famiglie monogenitoriali, per le donne in stato di gravidanza…

PROGRAMMA

Giovedì, 16.06.2016
Ore 16.00 – Registrazione dei partecipanti
Ore 18.00 – Programma serale di preghiera in chiesa

Venerdì, 17.06.2016
Ore 9.00 –  Adorazione del Santissimo Sacramento dell’Altare
Ore 9.30 –  Lezione
                    Pausa
Ore 11.00 – Lezione, testimonianze
Ore 12.00 – 15.30 – Adorazione del Santissimo Sacramento dell’Altare in silenzio
Ore 15.30 – Lezione
Ore 18.00 – Programma serale di preghiera in chiesa

Sabato, 18.06.2016
Ore 6.00 – Via crucis sul Križevac, preparazione alla confessione
Ore 10.00 – Lezione
Ore 12.00 – 15.30 – Adorazione del Santissimo Sacramento dell’Altare in silenzio
Ore 15.30 – Lezione, testimonianze
Ore 18.00 – Programma serale di preghiera in chiesa
Ore 22.00 – Adorazione del Santissimo Sacramento dell’Altare

Domenica, 19.06.2016
Ore 6.00 – Preghiera sul Colle delle apparizioni
Ore 9.00 – Esperienze dei partecipanti, s. Messa

Il seminario sarà coordinato da p. Marinko Šakota, parroco di Međugorje


I relatori del seminario sono:

padre Ante Vučković, ofm. Nato nel 1958 a Sinj da una famiglia numerosa, appartiene alla provincia francescana del Santissimo Redentore con sede a Spalato. Ha frequentato il seminario e il liceo classico a Sinj ed ha studiato teologia a Makarska e a Zagabria. Ordinato sacerdote nel 1983, dopo aver ricoperto la funzione di cappellano a Metković e a Monaco di Baviera, ha proseguito gli studi di filosofia in quest’ultima città e a Roma, dove ha conseguito il dottorato di ricerca con una tesi intitolata “La dimensione dell’ascolto in Martin Heidegger”. Ha insegnato filosofia a Roma, presso l’Università Pontificia Antonianum, e presso l’Istituto Francescano di Teologia di Makarska. È docente presso la Facoltà di teologia cattolica dell’Università degli Studi di Spalato. Insegna anche presso il Dipartimento di filosofia del medesimo ateneo. Tiene esercizi spirituali, seminari e rinnovamenti spirituali. È assistente e consulente spirituale. Ha pubblicato alcuni libri. Collabora a diverse riviste specializzate e a periodici di gran tiratura.

Zrinka Jelaska, professoressa di lingua croata e fonetica di Zagabria, membro dell'Ordine francescano secolare, è moglie e madre di due figli già in età adulta. Educata alla fede fin da piccola, negli anni della giovinezza si allontanò da Dio. Suo padre, tuttavia, non si perse d’animo, e a Međugorje ricevette l’incitamento a pregare per la sua conversione (a recitare almeno un’Ave Maria ogni volta che sarebbe passato per la Kamenita vrata - Porta di pietra di Zagabria). Quando Zrinka, ritornata alla Chiesa, cominciò ad andare a Messa ogni giorno, suo padre disse in tono scherzoso di aver probabilmente esagerato con le preghiere. I bambini nel ventre materno sono il tema della sua vita, sia sotto l’aspetto affettivo, sia nelle preghiere e nelle intercessioni, sia sotto l’aspetto cognitivo. È anche autrice di due articoli scientifici sullo sviluppo linguistico nel periodo della gravidanza.

ANNOTAZIONI:

Il SEMINARIO INTERNAZIONALE PER LA VITA (PRO LIFE) si terrà a Međugorje dal 16 al 19 giugno 2016 nella Sala Giovanni Paolo II. Poiché il numero dei posti è limitato dallo spazio a disposizione, vi preghiamo di anticipare la vostra adesione al seminario effettuando quanto prima la registrazione via e-mail al seguente indirizzo: seminar.marija@medjugorje.hr

            Per ragioni di carattere organizzativo e per la vostra sicurezza, la vostra registrazione sarà valida soltanto dopo che avrete ricevuto la nostra conferma via e-mail. Se non avrete ricevuto il nostro messaggio di conferma, la vostra registrazione non sarà ritenuta valida. Tra i motivi più frequenti del mancato ricevimento della ns. risposta, ricordiamo l’invio del messaggio di registrazione a un indirizzo di posta elettronica errato, oppure la presenza di un virus informatico che blocca automaticamente i vostri messaggi di posta elettronica. Potrete, dunque, ritenervi registrati al seminario soltanto dopo che avrete ricevuto il nostro messaggio di conferma.

            Il seminario si avvarrà del servizio d’interpretariato simultaneo per ogni gruppo linguistico. La quota individuale di partecipazione al seminario ammonta a 30 €. Detta quota copre tutte le spese legate all’organizzazione e allo svolgimento del seminario. All’atto del pagamento della quota di partecipazione, prima che il seminario abbia avuto inizio, ogni partecipante riceverà l’accreditamento che gli consentirà di partecipare ai lavori del seminario. Per quanto riguarda l’alloggio a Međugorje, ogni partecipante dovrà provvedere da sé e a proprie spese.
            Poiché ci è difficile contattare ogni organizzatore personalmente, approfittiamo di quest’occasione per invitare gli organizzatori dei pellegrinaggi, le guide e i responsabili dei Centri della pace e dei gruppi di preghiera e carità a informare quanti possano essere interessati a quest’incontro.
            Grati fin d’ora delle vostre iscrizioni e lietissimi di potervi incontrare, vi porgiamo i nostri più cordiali saluti!  

Fonte:http://www.medjugorje.hr/files/file/zivottal16.htm

martedì 16 febbraio 2016

Preferisco una famiglia con volti stanchi per i sacrifici, alle famiglie con i volti tutti ben truccati

INCONTRO CON LE FAMIGLIE
DISCORSO DEL SANTO PADRE
Stadio “Víctor Manuel Reyna”, Tuxtla Gutiérrez
Lunedì, 15 febbraio 2016


Carissimi fratelli e sorelle,
Rendo grazie a Dio per essere oggi in questa terra del Chiapas. È bello essere su questo suolo, è bello essere su questa terra, è bello essere in questo luogo che grazie a voi ha sapore di famiglia, di casa. Rendo grazie per i vostri volti e la vostra presenza, ringrazio Dio per il palpitare della Sua presenza nelle vostre famiglie. E grazie anche a voi, famiglie e amici, che ci avete regalato la vostra testimonianza, che ci avete aperto le porte delle vostre case, le porte della vostra vita; ci avete permesso di sedere alla vostra “mensa” dove condividete il pane che vi nutre e il sudore davanti alle difficoltà quotidiane. Il pane delle gioie, della speranza, dei sogni e del sudore davanti alle amarezze, alla delusione e alle cadute. Grazie per averci permesso di entrare nelle vostre famiglie, alla vostra mensa, nella vostra casa.
Manuel, prima di ringraziarti per la tua testimonianza, voglio ringraziare i tuoi genitori: tutt’e due in ginocchio davanti a te tenendoti il foglio. Avete visto che immagine è questa? I genitori in ginocchi accanto al figlio malato. Non dimentichiamo questa immagine! Poi loro ogni tanto litigano pure… Quale marito e quale moglie non litigano? E di più quando ci si mette la suocera, ma non importa… Però si amano, e ci hanno dimostrato che si amano e sono capaci, per l’amore che hanno, di mettersi in ginocchio davanti a loro figlio malato. Grazie amici per questa testimonianza che avete dato, e andate avanti. Grazie! E a te, Manuel, grazie per la tua testimonianza e soprattutto per il tuo esempio. Mi ha colpito quell’espressione che hai usato: “dare coraggio” (echarle ganas), come l’atteggiamento che hai assunto dopo aver parlato con i tuoi genitori. Hai iniziato a dare coraggio alla vita, dare coraggio alla tua famiglia, dare coraggio tra i tuoi amici e dare coraggio anche a noi qui riuniti. Grazie! Credo che questo sia ciò che lo Spirito Santo vuole sempre fare in mezzo a noi: dare coraggio, regalarci motivi per continuare a scommettere sulla famiglia, a sognare e costruire una vita che sappia di casa e di famiglia. Ce la mettiamo tutta? [“Sì!”]. Grazie!
E questo è ciò che Dio Padre ha sempre immaginato e per cui fin dai tempi antichi Dio Padre ha combattuto. Quando tutto sembrava perduto quella sera nel giardino dell’Eden, Dio Padre ha dato coraggio a quella giovane coppia e le ha mostrato che non tutto era perduto. E quando il popolo di Israele sentiva che non c’era più un senso nell’attraversare il deserto, Dio Padre lo ha incitato ad avere coraggio con la manna. E quando venne la pienezza dei tempi, Dio Padre ha dato coraggio all’umanità per sempre dandoci il suo Figlio!
Allo stesso modo, tutti noi che siamo qui abbiamo fatto esperienza che, in molti momenti e in forme differenti, Dio Padre ha dato coraggio alla nostra vita. Possiamo dunque chiederci: perché? Perché non può sa fare altro! Dio nostro Padre non sa fare altro che amarci e darci coraggio, e spingerci e farci andare avanti. Non sa fare altro! Perché il suo nome è amore, il suo nome è dono gratuito, il suo nome è dedizione, il suo nome è misericordia. Tutto ciò ce lo ha fatto conoscere in tutta la sua forza e chiarezza in Gesù, suo Figlio, che ha speso la sua vita fino alla morte per rendere possibile il Regno di Dio. Un Regno che ci invita a partecipare a quella nuova logica, che mette in moto una dinamica in grado di aprire i cieli, in grado di aprire i nostri cuori, le nostre menti, le nostre mani e ci sfida con nuovi orizzonti. Un Regno che ha il sapore di famiglia, che ha il sapore di vita condivisa. In Gesù e con Gesù questo Regno è possibile. Egli è in grado di trasformare le nostre prospettive, i nostri atteggiamenti, i nostri sentimenti, tante volte annacquati, in vino di festa. Egli è in grado di guarire i nostri cuori e ci invita più e più volte, settanta volte sette a ricominciare. Egli è sempre in grado di rendere nuove tutte le cose.
Manuel, tu mi hai chiesto di pregare per tanti adolescenti che sono scoraggiati e vivono momenti difficili. Lo sappiamo… Tanti adolescenti senza slancio, senza forza, svogliati. E come hai detto bene, Manuel, spesso questo atteggiamento nasce perché si sentono soli, perché non hanno nessuno con cui parlare. Pensateci, voi padri, pensateci, voi madri: parlate con i vostri figli e le vostre figlie? O siete sempre occupati, oberati? Giocate con i vostri figli? E questo mi ha ricordato la testimonianza che ci ha donato Beatriz. Beatriz, tu hai detto: “La lotta è  sempre stata difficile per l’incertezza e la solitudine”. Quante volte ti sei sentita mostrata a dito, giudicata: “quella”. Pensiamo a tutte le persone, a tutte le donne che passano per quello che ha passato Beatriz. La precarietà, la scarsità, molto spesso il non avere neppure il minimo indispensabile può farci disperare, può farci sentire una forte ansia perché non sappiamo come fare per andare avanti, e ancora di più quando abbiamo dei figli a carico. La precarietà, non solo minaccia la stomaco (e questo è già molto), ma può minacciare perfino l’anima, ci può demotivare, toglierci forza e tentarci con strade o alternative di apparente soluzione ma che alla fine non risolvono nulla. E tu sei stata coraggiosa, Beatriz, grazie! C’è una precarietà che può essere molto pericolosa, che può insinuarsi in noi senza che ce ne accorgiamo, ed è la precarietà che nasce dalla solitudine e dall’isolamento. E l’isolamento è sempre un cattivo consigliere.
Manuel e Beatriz hanno usato, senza accorgersi, la stessa espressione, entrambi ci mostrano come tante volte la più grande tentazione che abbiamo di fronte è starcene da soli, e lungi dal darci coraggio, questo atteggiamento, come la tarma, ci corrode l’anima, ci inaridisce l’anima.
Il modo di combattere questa precarietà e questo isolamento, che ci rendono vulnerabili da tante apparenti soluzioni – come quella che menzionava Beatriz – va dato a diversi livelli. Uno è attraverso leggi che proteggano e garantiscano il minimo necessario affinché ogni famiglia e ogni persona possa crescere attraverso lo studio e un lavoro dignitoso. E l’altro, come hanno ben sottolineato le testimonianze di Humberto e Claudia quando ci hanno detto che stavano cercando di trasmetterci l’amore di Dio che avevano sperimentato nel servizio e nell’assistenza agli altri. Leggi e impegno personale sono un buon abbinamento per spezzare la spirale della precarietà. E voi vi siete fatti coraggio; e voi pregate, voi state con Gesù, voi siete inseriti nella vita della Chiesa. Avete usato una bella espressione: “Noi facciamo comunione con il fratello debole, il malato, il bisognoso, il carcerato”. Grazie, grazie!
Oggi vediamo e viviamo su diversi fronti come la famiglia venga indebolita, come viene messa in discussione. Come si crede che essa sia un modello ormai superato e incapace di trovare posto all’interno delle nostre società che, sotto il pretesto della modernità, sempre più favoriscono un sistema basato sul modello dell’isolamento. E si insinuano nelle nostre società – che si dicono società libere, democratiche, sovrane – si insinuano colonizzazioni ideologiche che le distruggono, e finiamo per essere colonie di ideologie distruttrici della famiglia, del nucleo della famiglia, che è la base di ogni sana società.
Certo, vivere in famiglia non sempre è facile, spesso è doloroso e faticoso, ma, come più di una volta ho detto riferendomi alla Chiesa, penso che questo possa essere applicato anche alla famiglia: preferisco una famiglia ferita che ogni giorno cerca di coniugare l’amore, a una famiglia e una società malata per la chiusura o la comodità della paura di amare. Preferisco una famiglia che una volta dopo l’altra cerca di ricominciare a una famiglia e una società narcisistica e ossessionata dal lusso e dalle comodità. “Quanti figli avete?” – “No, non ne abbiamo perché ci piace andare in vacanza, fare turismo, voglio comprarmi una villa…”. Il lusso e la comodità; e i figli aspettano; e quando ne vuoi uno, ormai è passato il momento. Che danno che fa questo! Preferisco una famiglia con la faccia stanca per i sacrifici a una famiglia con le facce imbellettate che non sanno di tenerezza e compassione. Preferisco un uomo e una donna, il Signor Aniceto e la Signora, con il viso rugoso per le fatiche di tutti i giorni, che da più di 50 anni continuano a volersi bene, e oggi li abbiamo qui; e il figlio ha imparato la lezione, e già fa 25 anni di matrimonio. Queste sono le famiglie! Quando prima ho chiesto al Signor Aniceto e alla Signora chi ha avuto più pazienza in questi 50 anni: “Tutt’e due, padre”. Perché in famiglia, per arrivare dove sono arrivati loro, ci vuole pazienza, amore, bisogna sapersi perdonare. “Padre, in una famiglia perfetta non ci sono mai discussioni”. Non è vero: è bene che ogni tanto si discuta, e che voli qualche piatto, va bene, non abbiate paura. L’unico consiglio è di non finire la giornata senza fare la pace, perché se finite la giornata in guerra arrivate al mattino in “guerra fredda”, e la “guerra fredda” è molto pericolosa in famiglia perché va scavando da sotto le rughe della fedeltà coniugale. Grazie per la testimonianza di volersi bene per più di 50 anni. Tante grazie!
E parlando di rughe – per cambiare un po’ argomento – ricordo la testimonianza di una grande attrice, un’attrice di cinema latinoamericana, quando già quasi sessantenne cominciavano a mostrarsi le rughe del viso e le consigliarono un “ritocco”, un “ritocchino” per poter continuare a lavorare bene, la sua risposta fu molto chiara: “Questa rughe mi sono costate molto lavoro, molto sforzo, molto dolore e una vita piena, nemmeno per sogno le voglio toccare: sono le impronte della mia storia”. E continuò ad essere una grande attrice. Nel matrimonio succede lo stesso. La vita matrimoniale deve rinnovarsi tutti i giorni. E, come ho detto prima, preferisco famiglie con le rughe, con ferite, cicatrici, ma che vanno avanti perché quelle ferite, quelle cicatrici, quelle rughe sono frutto della fedeltà di un amore che non sempre è stato facile. L’amore non è facile, non è facile, no, ma è la cosa più bella che un uomo e una donna possono darsi a vicenda, il vero amore, per tutta la vita.
Mi hanno chiesto di pregare per voi, e voglio iniziare a farlo proprio adesso. Voi, cari messicani, avete un “di più”, correte avvantaggiati. Avete la Madre, la Madonna di Guadalupe che ha voluto visitare queste terre, e questo ci dà la certezza che, attraverso la sua intercessione, questo sogno chiamato famiglia non sarà sconfitto dall’insicurezza e dalla solitudine. Lei è madre ed è sempre pronta a difendere le nostre famiglie, a difendere il nostro futuro, è sempre pronta a darci coraggio donandoci il suo Figlio. Per questo vi invito, così come state, senza muovervi molto, a prendervi per mano e insieme a dirle: “Ave Maria…”.
E non dimentichiamoci di san Giuseppe! Silenzioso, lavoratore, ma sempre sulla breccia, sempre a prendersi cura della famiglia.
Grazie! Dio vi benedica, e pregate per me.
* * *
Ed ora, in questo quadro di festa familiare, voglio invitare i coniugi qui presenti a rinnovare, in silenzio, le loro promesse matrimoniali. E quelli che sono fidanzati, chiedano la grazia di una famiglia fedele e piena d’amore. In silenzio, rinnovare le promesse matrimoniali, e i fidanzati chiedere la grazia di una famiglia fedele e piena d’amore.
 Fonte: http://w2.vatican.va/content/francesco/it/speeches/2016/february/documents/papa-francesco_20160215_messico-famiglie.html

lunedì 15 febbraio 2016

L’ufficio parrocchiale di Medjugorje rivolge ai parrocchiani il seguente invito:

Ritiro Spirituale della parrocchia di Medjugorje

data: 15.02.2016.
Solitamente, durante i mesi di gennaio e febbraio, si reca a Medjugorje un minor numero di pellegrini. È ormai perciò consuetudine organizzare in questo periodo un Ritiro Spirituale per i parrocchiani di Medjugorje, che quest’anno si terrà dal 19 al 21 febbraio, ossia venerdì sabato e Domenica prossimi. Il programma inizierà ogni sera con la preghiera del Rosario, presso la chiesa di San Giacomo, alle ore 17:00 e proseguirà con la Santa Messa delle ore 18:00. Alla sua conclusione, presso il Salone “San Giovanni Paolo II”, verrà proposta una meditazione e si terrà un tempo di preghiera. Il Ritiro sarà guidato dallo sloveno Don Ćiril Ćuš. L’ufficio parrocchiale rivolge ai parrocchiani il seguente invito: “A tutti noi è necessario un tempo di rinnovamento spirituale. Ecco che ci viene offerta una buona opportunità in questo senso, con l’aiuto di un sacerdote bravo ed esperto”.

Fonte: http://www.medjugorje.hr/it/attualita/ritiro-spirituale-della-parrocchia-di-medjugorje,7699.html

sabato 13 febbraio 2016

A Medjugorje i mesi di gennaio e febbraio

Vita della parrocchia di Medjugorje nel periodo invernale

data: 12.02.2016.
A Medjugorje i mesi di gennaio e febbraio sono diversi dagli altri mesi dell’anno. La parrocchia di San Giacomo, infatti, eccettuata la presenza di qualche pellegrino straniero o di piccoli gruppi — che hanno scelto appositamente di venire in questo periodo più tranquillo per privilegiare la preghiera personale — attualmente non si differenzia molto dalle altre parrocchie dell’Erzegovina. La sua vita sacramentale e pastorale prosegue normalmente: il programma di preghiera in lingua croata si svolge in chiesa secondo l’orario consueto, i sacerdoti confessano nelle ore pomeridiane e, il venerdì, si prega la Via Crucis sul Križevac come al solito. In Quaresima tale Pio Esercizio si svolge anche in chiesa, sempre il venerdì, dopo la Santa Messa serale. La Domenica pomeriggio, come di consueto, si prega il Rosario sulla Collina delle apparizioni e, ogni venticinque del mese, si svolge l’Adorazione notturna. Nei giorni scorsi Medjugorje è stata visitata da piccoli gruppi di pellegrini italiani, americani, coreani, inglesi e polacchi. 

Fonte:http://www.medjugorje.hr/it/attualita/vita-della-parrocchia-di-medjugorje-nel-periodo-invernale,7689.html

venerdì 12 febbraio 2016

E' stata celebrata una Santa Messa per i frati della parrocchia uccisi

Celebrazione della Santa Messa per i francescani e i parrocchiani della parrocchia di Medjugorje scomparsi nel corso degli ultimi conflitti bellici

data: 11.02.2016.
Mercoledì 10 febbraio, memoria del Beato Cardinale Alojzije Stepinac, presso la chiesa parrocchiale di Medjugorje, è stata celebrata una Santa Messa per i frati di questa parrocchia uccisi al termine del secondo conflitto mondiale e nell’immediato dopoguerra, come pure per i parrocchiani che hanno trovato la morte durante le due Guerre Mondiali e in quella avvenuta recentemente in patria. I luoghi di sepoltura di molti di loro sono ancora oggi ignoti, ma il loro ricordo vive nella preghiera dei credenti. La Celebrazione Eucaristica, iniziata alle ore 18:00, è stata presieduta da fra Mario Ostojić e concelebrata da otto sacerdoti. All’inizio della Celebrazione, fra Mario ha evidenziato quanto segue: “Oggi ricordiamo il Beato Cardinale Alojzije Stepinac, un Cardinale croato che, vittima del regime comunista, è stato condannato a sedici anni di reclusione. Neanche la nostra Erzegovina è rimasta priva di vittime, in nessuna guerra ma, in particolare, nella Seconda Guerra Mondiale. Oggi ricordiamo in modo speciale tutte le vittime di guerra della parrocchia di Medjugorje. Non c’è quasi nessuna famiglia della nostra parrocchia che non abbia dovuto seppellire almeno uno dei suoi membri a causa di una di quelle guerre. Alcuni non sono mai riusciti a sapere il destino dei resti mortali dei loro defunti, in modo da poter dar loro degna sepoltura. Molti di essi non hanno sepolcro e alcuni non li conosciamo neppure. Stasera ricordiamo in modo speciale anche i frati, originari di questa parrocchia o ad essa in qualche modo legati, che i partigiani comunisti hanno ucciso durante il secondo conflitto mondiale”. Nella sua omelia, fra Mario ha parlato della Quaresima e del sacrificio dei francescani di Erzegovina: “Sessantasei frati della nostra Provincia hanno dato la loro vita perché credevano nell’esistenza di Colui che vede, di Colui che è giusto e che avrebbe premiato il loro sacrificio. Alla fine esso non è rimasto infruttuoso: irrigata dal loro sangue, la Provincia è fiorita a nuova vita, è fiorita nella giustizia e la sua esistenza ha preso nuovo slancio. Vedere le rovine della propria casa e della propria vita è la cosa peggiore. Quando, con il suo grigiore, la cenere ricopre tutto ciò che abbiamo amato e stimato; quando tutto perde il suo splendore, perché noi concentriamo il nostro sguardo su ciò che non lo merita. La Quaresima ci riporta ai veri valori e le Ceneri, che porremo sulle nostre teste, non rappresentano la nostra fine o la conclusione della nostra vita, no! Perché la nostra vita non termina né scompare nel nulla. Le Ceneri, poste all’inizio della Quaresima, vogliono portarci a riflettere, desiderano purificare il nostro sguardo rendendolo più limpido, affinché noi possiamo un giorno vedere la luce, la Pasqua, Gesù”.

Fonte:http://www.medjugorje.hr/it/attualita/celebrazione-della-santa-messa-per-i-francescani-e-i-parrocchiani-della-parrocchia-di-medjugorje-scomparsi-nel-corso-degli-ultimi-conflitti-bellici,7685.html

giovedì 11 febbraio 2016

Cresimandi in pellegrinaggio a Medjugorje



Cresimandi di Knin in pellegrinaggio a Medjugorje

data: 10.02.2016.
Sabato 6 febbraio 2016 i cresimandi della parrocchia di Knin, dedicata a Sant’Antonio di Padova, sono venuti in pellegrinaggio dalla Regina della pace a Medjugorje. I circa novanta cresimandi si sono messi in viaggio nelle prime ore del mattino, accompagnati da fra Ivan Lukač, loro vicario parrocchiale, e dai loro catechisti. Lungo il viaggio verso Medjugorje si sono fermati a visitare sia il convento di Sinj, dove sono stati accolti dal guardiano fra Antonio Mravak, che la città di Imotski, di cui hanno visitato il convento ed i laghi. All’arrivo a Medjugorje, essi si sono poi anzitutto recati ad adorare Gesù nella chiesa di San Giacomo. I partecipanti a questo pellegrinaggio ci hanno riferito: “Poi ci siamo subito diretti al Podbrdo, il luogo delle apparizioni della Madonna. Dopo aver meditato i Misteri Gaudiosi del Rosario, siamo giunti alla statua della Madonna, dove ognuno di noi ha potuto pregare personalmente in silenzio. A partire dalle ore 17:00 abbiamo poi partecipato al programma di preghiera serale, che ha avuto inizio con la preghiera del Rosario. Prima del Rosario abbiamo avuto occasione di confessarci. Crediamo di essere tutti tornati a casa spiritualmente ricolmi e arricchiti, con i cuori ripieni della pace e della gioia che Dio ci ha dato in quel luogo santo”.

Fonte:http://www.medjugorje.hr/it/attualita/cresimandi-di-knin-in-pellegrinaggio-a-medjugorje,7678.html

mercoledì 10 febbraio 2016

Spesso noi vediamo la Quaresima come un tempo di sacrifici e rinunce. Ma..... - veggente Vicka

«Spesso noi vediamo la Quaresima come un tempo in cui si fanno sacrifici e rinunce privandosi di caffè, alcool, cioccolata, sigarette, televisione o qualsiasi altra cosa cui siamo troppo attaccati. Ma noi dobbiamo rinunciare a queste cose per amore di Gesù e Maria, e dobbiamo stare attenti a non farlo per la nostra gloria personale. Spesso aspettiamo con ansia la fine di questi quaranta giorni solo per poter ricominciare a bere, a guardare la TV ecc... , ma questo non è il modo giusto di vivere la Quaresima!
È certo che la Madonna ci chiede dei sacrifici, ma ce li chiede sempre, non soltanto durante la Quaresima. In Quaresima, dobbiamo offrire a Dio tutti i nostri desideri, le nostre croci, le nostre malattie e sofferenze, in modo da poter camminare con Gesù, camminare con Lui verso il Calvario. Dovremmo prendere a cuore di aiutarLo a portare la Croce, poiché Egli porta la Croce per tutti noi, e dovremmo chiederGli: “Signore, come posso aiutarTi? Cosa posso offrirTi?”. Non dico che Egli non sia capace di portare la Sua Croce, ma quando ci uniamo a Lui con tutto il cuore, allora diventa una cosa bellissima. Non mi rivolgo a Lui solo quando ne ho bisogno, ma cammino con Lui quando Egli ha più bisogno di me, quando soffre per noi.
Molte volte, quando abbiamo una croce, potremmo offrirGliela, e invece ci mettiamo a pregare così: “Signore, Ti prego, togli questa croce dalle mie spalle, è pesante, non riesco a portarla. Perché l’hai data a me e non a qualcun altro?” No! Non è così che dobbiamo pregare! La Madonna ci dice che dovremmo dire piuttosto: “Signore, Ti ringrazio per questa croce, grazie per questo grande dono che mi fai!”
“Pochissime persone capiscono il grande valore della croce e il grande valore del dono delle nostre croci quando le offriamo a Gesù. Possiamo imparare così tanto attraverso il dono di una croce! In questo tempo di Quaresima dobbiamo comprendere dal profondo del cuore quanto Gesù ci ama e cominciare a camminare al Suo fianco con grande amore. Dovremmo cercare di essere uniti a Lui nella Sua Passione. È questo il sacrificio che Egli si aspetta da noi. Camminiamo così e quando verrà il giorno di Pasqua con la Resurrezione, non vivremo la Resurrezione dal di fuori, ma risorgeremo insieme a Gesù, perché saremo diventati liberi interiormente, liberi da noi stessi e da tutte le nostre dipendenze. Non è una cosa meravigliosa? Saremo capaci di vivere il Suo amore e la Sua Resurrezione dentro di noi!
Ogni croce ha la sua ragione d’essere. Dio non ci dà mai una croce senza un motivo, un significato, ed Egli sa quando ce la toglierà. Nel momento della sofferenza, ringraziamo Gesù per questo dono e diciamoGli anche: “Se hai ancora un altro dono da farmi, eccomi, sono pronto. Ora ti chiedo solo di donarmi la Tua forza per avere il coraggio di portare la mia croce e andare avanti con Te, Signore!”
Ricordo cosa mi disse la Gospa riguardo alla sofferenza: “Se voi conosceste il grande valore della sofferenza!”. È veramente una cosa bellissima ! E poi, il resto dipende interamente da noi e dalla nostra apertura di cuore. Tutto dipende dal nostro “Si” a Gesù. Ci vuole tutta una vita per imparare questo ed andare avanti. Ogni mattina, quando ci svegliamo, possiamo cominciare la nostra giornata con Dio. La Madonna non ci chiede di pregare dalla mattina alla sera, ma di mettere la preghiera al primo posto, di mettere Dio al primo posto e poi svolgere i nostri lavori ed avanzare risolutamente in tutte le cose della nostra vita, visitando gli ammalati, ecc.
Quando facciamo un’opera di carità senza pregare, questo non vale. Allo stesso modo, quando preghiamo e non agiamo con carità, non vale neanche. Queste due cose, preghiera e carità, vanno sempre insieme. E così, giorno per giorno, andiamo un passo avanti. » (Fine della testimonianza di Vicka).
Sapendo quanto Vicka ha sofferto e con quale grazia lei svolge il suo ministero con i pellegrini che vanno a visitarla a Medjugorje, queste sue parole assumono un significato speciale. Vicka vive davvero il cammino della croce con Gesù giorno per giorno. E lei sa bene la gioia che esso porta con sé. Che ottimo consiglio ci ha dato Vicka per questa Quaresima! Le sue parole riflettono quelle di Suor Faustina: “Oh, se solo l’anima che soffre sapesse quanto Dio la ama, morirebbe di gioia e per l’eccesso di felicità! Un giorno conosceremo il valore della sofferenza, ma allora non potremo più soffrire. Il momento presente è il nostro!” (Diario, 963).
Cara Madre, in questa Quaresima, noi vogliamo andare avanti aiutaci a dire il nostro SI a Gesù con amore!



Dal luogo dei martiri: questa terra grida pace!

P. Jozo- Eco di Medjugorje nr.89

Questo appello è rivolto da Siroki Brig a tutti i pellegrini di Medjugorje (...)

“Oggi in questo luogo, dalle tombe dei nostri martiri, qui dove le armi e i coltelli comunisti si voltarono contro la Chiesa, la pace e la libertà e dove nel 1945 distrussero la vita di 69 nostri sacerdoti e fratelli francescani, qui sembra oggi, dopo 46 anni, che i resti del bolscevismo e del comunismo siano
invincibili: per lo meno sembra così agli occhi dell’uomo. Hanno bisogno delle ultime riserve di violenza armata e mortale. Il nostro suolo sussulta e trema per le cannonate, le esplosioni, le granate. La nostra terra grida: Pace! Pace!! Le nostre città, costruite in tanti anni e secoli con tanto amore vengono distrutte. Gli edifici più preziosi e santi: le cattedrali, i santuari, le chiese e le cappelle a Dubrovnik, Sibenik, Zara, Osjek, Dakovo, Vinkovci, Spaiato, Sisak e in tutta la Croazia sono completamente o parzialmente distrutte. La nostra Chiesa ha fatto il possibile per conservare questi luoghi santi nel profondo del cuore. I nostri nemici non esitano a uccidere migliaia di uomini, compresi quelli negli ospedali, gli handicappati, i bambini, gli anziani negli ospizi...

La nostra Chiesa è in ginocchio e prega notti e notti e scruta ogni segno di speranza. Sia la vostra preghiera unita un segno di speranza per noi... Vi prego, aiutate la Chiesa che sta lottando, la Chiesa che è stata perseguitata ed ora vede giungere una nuova persecuzione, peggiore di ogni altra. Vi prego, non permettete che accada! Proteggetela con le vostre mani alzate in preghiera e col vostro sacrificio! Vi prego di aiutare il popolo croato e la sua Chiesa ad essere completamente libera.
Desidero ringraziarvi per ogni vostra preghiera, per il vostro conforto, per ogni vostro dono. Vi ringrazio per il vostro aiuto cristiano e per la vostra reazione, così spontanea e così grande per noi. Grazie perchè ci siete vicini benchè così distanti e perchè ci aprite i vostri cuori. Vi amiamo nel cuore della Gospa, della Mamma nostra, Regina della Pace, che ha scelto questo posto dove verranno eliminati gli ultimi resti del comunismo ateo e dove cadrà nella più profonda dimenticanza.
Grazie perchè avete accolto Medjugorje.. Migliaia e centinaia di migliaia, durante questi anni siete venuti a Medjugorje Le vostre preghiere e i vostri canti rieccheggiano ancora nella valle che la Gospa ha scelto per noi, sul Podbrdo e sul Krizevac. Ma oggi negli stessi luoghi sentiamo l’eco delle bombe, delle detonazioni, degli aerei da guerra e osserviamo il fumo di case che bruciano, di città, santuari... Sì, voi siete invitati a spegnere questo fuoco, a togliere dal cuore delle madri e dei padri l’insonnia e l’insicurezza di loro che piangono sui loro figli e non trovano conforto perchè le loro creature sono partite per i luoghi della guerra.
Perciò vi esortiamo all’amore fraterno, alla tenerezza materna... Aprite i vostri cuori per noi. Abbiamo bisogno del vostro amore. A voi tutti che volete fare del bene invio il mio appello di fratello in nome di tutti coloro che sono minacciati, affamati e incatenati, dei poveri e sofferenti. Dividete il vostro pane con chi ha fame, costruite un tetto per chi non ha casa, per i perseguitati e fuggiaschi, per chi è solo e per le famiglie distrutte. Aiutate tutti ad avere la pace... Siamo un popolo da 14 secoli cristiano e cattolico e siamo rimasti fedeli alla Chiesa nonostante ogni attacco e invasione...”
Segue una lunga preghiera di benedizione commovente.

Fonte:http://medjugorje.altervista.org/doc/pjozo/54-padre-Jozo-dal-luogo-dei-martiri-questa-terra-grida-aiuto.php

martedì 9 febbraio 2016

Quaresima 2016 a Medjugorje:

Quaresima 2016 a Medjugorje


data: 07.02.2016.


Il 10 febbraio 2016, Mercoledì delle Ceneri, nella Chiesa Cattolica inizierà la Quaresima, tempo di preparazione alla Pasqua della durata di quaranta giorni. Quel giorno, sia durante le Sante Messe mattutine che nel corso di quella serale, si svolgerà appunto il Rito dell’imposizione delle Ceneri, segno visibile di accoglienza dell’impegno al digiuno e alla penitenza. Il Mercoledì delle Ceneri sono obbligatori il digiuno e l’astinenza. Particolarità del tempo quaresimale è la meditazione della Passione di Cristo, svolta soprattutto nel Pio Esercizio della Via Crucis. Durante il Tempo di Quaresima, nella parrocchia di Medjugorje, esso verrà pregato:
 
il Venerdì
alle ore 14:00 sul Križevac. Nella chiesa parrocchiale di San Giacomo, la Via Crucis si terrà, invece, dopo la Santa Messa serale delle ore 18:00. Nelle chiese filiali di Šurmanci, Vionica e Miletina, sarà pregata sempre di Venerdì, ma in orario da concordare.

Incontri quaresimali per i parrocchiani di Medjugorje

data: 07.02.2016.
Quest’anno si cominceranno a tenere degli incontri quaresimali per i parrocchiani di Medjugorje. Presso il Salone “San Giovanni Paolo II”, dopo la Santa Messa serale di ogni mercoledì di Quaresima — tranne quello delle Ceneri — a partire dalle ore 19:00 si svolgeranno, infatti, serate di preghiera e digiuno, organizzate come segue: i primi quarantacinque minuti saranno di meditazione silenziosa, accompagnata dalla lettura della Parola di Dio e da riflessioni su di essa. In seguito, in un’ala del Salone, consumeremo insieme pane e acqua (oppure tè). L’Ufficio parrocchiale ci ha riferito: “In questo modo vogliamo, come parrocchia, tornare al digiuno del mercoledì e del venerdì. Ci riusciremo più facilmente se lo faremo in modo comunitario”.
 
Gli incontri saranno organizzati dai parrocchiani stessi, secondo il seguente prospetto:
 
Primo mercoledì (17.02.2016): Miletina;
Secondo mercoledì (24.02): Šurmanci;
Terzo mercoledì (2.03): Vionica;
Quarto mercoledì (9.03): Bijakovići;
Quinto mercoledì (16.03.): Medjugorje;
Sesto mercoledì (23.03.): Ufficio parrocchiale e Centro informativo.



Fonte:http://www.medjugorje.hr/it/attualita/quaresima-2016-a-medjugorje,7670.html

Il 10 febbraio a Medjugorje , verrà celebrata una Santa Messa in memoria del martirio dei francescani


Commemorazione dei francescani e dei parrocchiani della parrocchia di Medjugorje scomparsi nel corso degli ultimi conflitti bellici


data: 07.02.2016.

Anche quest’anno, alle ore 18:00 di mercoledì 10 febbraio prossimo, memoria del Beato Cardinale Alojzije Stepinac, presso la chiesa di San Giacomo a Medjugorje, verrà celebrata una Santa Messa in memoria del martirio dei francescani nati a Medjugorje o che hanno svolto il loro servizio pastorale in questa parrocchia. Durante ed immediatamente dopo il secondo conflitto mondiale, per mano di partigiani e comunisti, furono uccisi sessantasei frati dell’Erzegovina. Una decina di essi erano in qualche modo legati a Medjugorje o perché nati qui, o per aver svolto qui, per alcuni periodi, il loro servizio pastorale. Si tratta, in particolare, di: fra Jozo Bencun, fra Marko Dragićević, fra Mariofil Sivrić, fra Grgo Vasilj, fra Jenko Vasilj, fra Križan Galić, fra Bono Jelavić, fra Paško Martinac, fra Anđelko Nuić e fra Bernardin Smoljan. Il Sacrificio Eucaristico del 10 febbraio sarà offerto altresì in memoria di tutte le vittime, originarie della parrocchia di Medjugorje, uccise nel corso del primo e del secondo conflitto mondiale, come pure di quelle decedute nel corso dell’ultima guerra nella nostra patria e di tutti coloro che hanno dato la vita per la fede e la patria. Durante la Prima Guerra Mondiale sono decedute o sono scomparse sessantun persone della parrocchia, nella Seconda Guerra Mondiale (soprattutto nel maggio del 1945) le vittime e i dispersi sono saliti a trecentottantasei, mentre dieci persone della nostra parrocchia sono morte o sono state disperse durante la recente guerra, avvenuta nella nostra patria.

Fonte:http://www.medjugorje.hr/it/attualita/commemorazione-dei-francescani-e-dei-parrocchiani-della-parrocchia-di-medjugorje-scomparsi-nel-corso-degli-ultimi-conflitti-bellici,7671.html