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lunedì 27 marzo 2017

Quello che ho sentito e provato a MEDJUGORJE, non lo avevo mai provato.

  


Torno indietro di 48 anni. All’epoca  avevo 16 anni e per la prima volta dovetti allontanarmi da casa per lavorare.  Andai in provincia di Varese ed alloggiai in un convitto di Suore. Lavoravo in una fabbrica di filati lino e canapa .
Eravamo tante  ragazze, per la maggior parte della Sardegna, mi trovavo molto bene. Tutti i giorni prima di recarci al lavoro, andavamo nella cappella con le Suore  e pregavamo la Madonna per ringraziarla e a Lei affidavamo la giornata lavorativa che dovevamo affrontare.
Mi divertiva e mi piaceva tanto stare in quel convitto di suore, con tante amiche con le quali condividere  le nostre fragilità  ed anche la nostalgia per l’essere lontani dai nostri cari.  Una certa curiosità o forse anche gelosia, ad un certo punto, me l’aveva creata una  ragazza che stava sempre con un libro  in mano  e si tratteneva nella cappella anche dopo la S. Messa e il Rosario. Un bel giorno la fermai e le chiesi: 
“Come mai ti trattieni sempre nella  cappella  e porti con te sempre un libro? Mi puoi spiegare il perchè e a cosa ti serve? 
Lei con un sorriso mi rispose che il  libro era il Vangelo  (io non sapevo neanche cosa fosse  il Vangelo) e che se lo avessi voluto me l’avrebbe prestato. Sinceramente io non sapevo che fare con il Vangelo (VEDI L’IGNORANZA?) , ma lei subito mi spiegò
“Appena la cappella è libera , entri, ti leggi una pagina a caso e la mediti”. 
Così feci, entrai nella  cappella e mi misi a sedere  nel primo inginocchiatoio, vicinissimo all’Altare , dietro all’altare c’era un affresco bellissimo, che rappresentava la Madonna col Bambino Gesù tra le sue braccia.  Cominciai a leggere , ma non capivo ciò che leggevo perchè mi sentivo distratta. Il mio sguardo d’improvviso si posò sull’immagine della  Madonna  per un attimo , ma  poi mi proposi di non distrarmi altrimenti non  mi sarei concentrata nella lettura e di conseguenza non avrei capito nulla.
Così assorta cominciai a sentire come se una  mano mi avesse toccato il mento per sollevare la mia testa e guardare l’affresco della  Madonna, non potevo crederci e nonostante i dubbi, ripresi a leggere e per l’ennesima volta sentii nuovamente la mano, che mi prese il mento e mi sollevò il volto  dicendomi: (da notare che io nella cappella ero sola) ” Guardala “; e così sollevai lo sguardo e vidi  la Madonna che piangeva e  dondolava tra le sue braccia il bambino Gesù . Vedendo quella scena ho avuto paura e scappai; mentre scappavo sentivo dentro di me una voce  che mi implorava di restare ancora lì , non ho avuto il coraggio di rientrare nella cappella, mi misi a sedere nella gradinata che stava di fronte alla cappella e cominciai a piangere come una bambina.
Il caso ha voluto che in quel momento passasse di lì la ragazza che mi aveva prestato il vangelo  e vedendomi piangere mi chiese il motivo di questo pianto.  Da quel momento, che erano le ore 15 circa sino alle 21, non ricordo più nulla, mi sono ritrovata a letto con le suore intorno e la Madre Superiora ai piedi del letto. Aprendo bene gli occhi , chiesi loro:
“Perchè mi trovo a letto e che ci fate  voi quì ? “
La Madre Superiora mi rispose : (mentre le altre suore avevano le mani giunte )
 ” Vedi Maddalena , forse tu sei stata scelta ……”
Appena ho sentito quella frase, cominciai ad urlare dicendo loro che andassero via e che tutto ciò che stava succedendo o accadendo non era per me. Si fecero il segno della  croce e andarono via, io restai a letto perchè avevo la febbre alta.
Quello che mi era accaduto io lo sentivo dentro di me come un fuoco, ma ora penso che, o per  ignoranza o per mancanza di conoscenza di Dio non ho voluto dare il vero senso all’accaduto.  E così passarono gli anni per me, questo ricordo è sempre stato nascosto  nel mio cuore. Solo dopo tanti anni l’ho raccontato ai miei figli Luca e Marzia. Solo ora ho capito  che da allora avevo lacerato una parte di me lasciando un vuoto senza aver seminato e coltivato quell’amore e quella pace che solo Gesù e Maria sanno dare.. Sì , perchè anche io come tante altre persone, mi ero persa per strada.
Non partecipavo più alla Santa Messa e non pregavo mai il S. Rosario.
Nel 2012 decisi di andare a  MEDJUGORJE, all’inizio ero entusiasta di andarci, ma quando mancavano 5 gg alla partenza, sarà perchè stavo tanto male con la schiena e con le spalle, non volevo più  fare quel pellegrinaggio, in poche parole, mi sentivo una persona molto impedita e dolorante nel fare le cose,  non riuscivo ne a vestirmi senza l’aiuto, tanto meno riuscivo a camminare bene.
ragazzaI dolori alla  schiena e alle  spalle  erano troppo forti. Ma  poi, all’improvviso dentro di me qualcosa è cambiato; mancavano un paio di giorni alla partenza e decisi di partire comunque con un gruppo meraviglioso per MEDJUGORJE. Pensavo non ci fosse più il posto sul pullman, invece con mia grande sorpresa si era liberato. Ricordo che il giorno della partenza ( non vedevo l’ora di salire sul pullman) sono caduta e mi si sono rotti gli occhiali sul viso, lasciandomi una piccola cicatrice che mi porterò come ricordo. Ma nemmeno davanti a questo mi sono fermata, sanguinante e un po’ dolorante, mi sono rialzata e finalmente sono salita sul pullman.
Pensavo anche che per me sarebbe stato uno strazio (non era  facile viaggiare 14 ore in pullman nelle condizioni in cui ero)  ma appena mi sono seduta già stavo meglio, non sentivo più il mal di schiena ne il fastidioso dolore alle spalle, al contrario, sentivo che dentro di me qualcosa si stava ricreando. La fede si stava riaccendendo e l’Amore che nel mio cuore sembrava essersi assopito, stava riaffiorando.
MedjugorjePiù ci avvicinavamo a MEDJUGORJE, e più  sentivo tante emozioni bellissime scorrere  dentro di me. Mi sembrava di riprendere quel viaggio  che era stato interrotto tanti anni prima, come se il tempo si fosse fermato a quegli anni e tutto ciò che vi era nel mezzo fosse stata solo una pausa poco importante. Arrivata a MEDJUGORJE  non stavo più male , tutti i dolori che avevo non li sentivo più, ho scalato i 2  monti senza fatica e senza dolori. La cosa più bella, è che dentro di me sentivo la presenza della Madonna che mi accompagnava in ogni momento della giornata.
Ho pianto tantissimo di gioia perchè quello che ho sentito e provato in quei giorni a MEDJUGORJE, non lo avevo mai provato. Ho capito che la Madonna non mi aveva mai abbandonata, al contrario mi stava aspettando, sapeva che sarei tornata, lo sapeva ed ora ne ho la certezza e so che non voglio lasciarla mai più.
Non finirò mai di ringraziarla, per avermi aiutata a ricucire e riempire di pace e di fede quel solco vuoto del mio cuore. Ora, questo dono ritrovato, grazie alla conversione, non voglio lasciarlo mai più per nessun motivo al mondo.  Mi sono innamorata di Maria e di Gesù. Spero che questo Amore duri tutta l’Eternità.
Maddalena B.

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